Erbe prative da integrare nell’alimentazione


 Achillea millefoglie  (Achillea Millefolium)

Achillea millefoglie (Achillea Millefolium)

L'achillea millefoglie è una pianta della famiglia della Asteraceae, di tipo erbaceo, perenne e aromatica con rizoma ramificato e strisciante e fusto diritto alla cui sommità dei corimbi portano diversi capolini di fiori profumati bianchi o rosati. L’aspetto è densamente cespitoso dato soprattutto dalle foglie tipiche (molto frastagliate in profondità) di questa specie. Raccolta semi, da giugno a settembre è provvista di semini dal sapore agro-amaro ricchi di oli essenziali, alcaloidi, fosforo, potassio e sostanze azotate. Ha proprietà antispasmodiche, astringenti, digestive, toniche e cicatrizzanti. Fornire semi.

Agazzino  (Pyracantha Coccinea)

Agazzino (Pyracantha Coccinea)

Arbusto sempreverde, originario dell’Asia e dell’Europa, che raggiunge abbastanza rapidamente i 2-3 m di altezza. Ha portamento eretto, i sottili fusti di colore marrone scuro tendono a svilupparsi in maniera abbastanza disordinata, producendo una densa chioma tondeggiante; sono munite di lunghe spine acuminate. Le foglie sono di piccole dimensioni, di colore verde scuro, ovali, lucide, leggermente coriacee; in primavera produce innumerevoli piccoli fiori a stella, di colore bianco, profumati, che attirano gli insetti impollinatori. In autunno sulla pianta maturano i piccoli frutti tondeggianti, riuniti in grappoli, di colore arancione. I frutti della Pyracantha sono commestibili, e talvolta rimangono sulla pianta fino alla primavera successiva. Fornire semi maturi.

Amaranto Comune  ( Amaranthus retroflexus)

Amaranto Comune ( Amaranthus retroflexus)

L’amaranto appartiene alla famiglia delle Amarantacee che comprende più di 500 specie, e veniva considerato dagli Aztechi un alimento sacro, costituendo la base della loro alimentazione e di quella degli Incas già 3000 anni fa. Pianta dicotiledone annuale, infestante, può raggiungere i 120 centimetri di altezza. Il gambo che si trova al di sotto dei cotiledoni è glabro, anche se talvolta può essere ricoperto da una sottile peluria, e vicino alla base può assumere una colorazione rossastra. I cotiledoni sono stretti, lunghi dai 10 ai 12 millimetri, e presentano un colore che va dal verde al rossastro sulla pagina superiore. Le prime foglie sono alternate, di forma ovale, e sono leggermente dentellate all’apice, le foglie successive invece sono alternate. Sui margini delle foglie e lungo le venature, soprattutto sulla superficie delle foglie più basse, ci possono essere dei filamenti. Le foglie sono alternate, lunghe 8 – 10 cm., ovate, con margini ondulati, il picciolo è lungo circa 1 centimetro. Il gambo è robusto, eretto, ramificato e può raggiungere i 120 centimetri di altezza. Talvolta presenta dei peli, specialmente vicino alla parte superiore della pianta. La radice è a fittone, spesso di colore rossastro. I fiori sono piccoli e di colore verde, vengono prodotti in pannocchie terminali dense e compatte lunghe fino a 16 centimetri. Si ritrovano delle piccole infiorescenze anche tra il gambo e il picciolo delle foglie. I fiori maschili e quelli femminili sono sulla stessa pianta. Ogni pannocchia terminale contiene molte spighe densamente impacchettate che hanno brattee lunghe 4 – 8 millimetri. Lo possiamo trovare nei campi coltivati, pascoli, fossi lungo le strade e nelle aree abbandonate. produce molti semi che possono rimanere vitali anche per 5 anni. Fiorisce da Maggio a Settembre. Fornire i semi.

Artemisia  (Artemisia vulgaris)

Artemisia (Artemisia vulgaris)

L’Artemisia (assenzio). E’ recente la scoperta, da parte della fondazione di Bill Gates, per la cura della “malaria” nei paesi africani, l’uso dell’artemisia. Contrasta gli effetti deleteri delle malattie protozoiche. Somministrata tritata così com’è sia verde che secca ha effetti benefici nella cura della malaria. Il che farebbe pensare che anche contro la coccidiosi, essendo malattia causata da un protozoo, dovrebbe dare gli stessi risultati.L’ Artemisia è un genere di piante angiosperme dicotiledoni appartenenti alla famiglia delle Asteraceae.Le foglie cotte o crude di Artemisia vulgaris aggiunte alla dieta, per merito del loro aroma amaro, aiutano la digestione. Le foglie sono usate anche come tè e nella preparazione di bevande amaricanti e toniche.
Proprietà: amaricanti, aperitive, digestive, sedative, emmenagoghe, aromatizzanti.
I principi attivi sono: olio essenziale, tannini e sostanze amari. Le proprietà medicamentose sono: antisettica(proprietà di impedire o rallentare lo sviluppo dei microbi); antispasmodica ; antimalarica; carminativa (favorisce la fuoriuscita dei gas intestinali); diaforetica (agevola la traspirazione cutanea); espettorante (favorisce l’espulsione delle secrezioni bronchiali); eupeptica (favorisce la digestione); amaro tonico (digestiva).
Per la cura e per contrastare la coccidiosi somministrare la pianta così com’è verde. E’ di facile coltivazione in vaso ma teme il gelo.

Bardana  (Arctium lappa)

Bardana (Arctium lappa)

La Bardana appartiene alla famiglia delle Compositae, raggiunge più di un metro di altezza, le foglie sono larghe e nella forma ricordano un cuore, in piena estate produce dei fiorellini di color rosso. I frutti, e qui si svela il mistero del nome, sono chiamati petole (da cui il nome di petolara che le viene dato in Trentino) e hanno la caratteristica di attaccarsi a vestiti, peli di animali e capelli. Questa particolarità pare fu l’ispiratrice dell’invenzione del velcro. In realtà è il sistema utilizzato dalla pianta per assicurasi la riproduzione, i suoi semi, infatti, si spargono proprio e soprattutto durante il viaggio che il frutto peloso fa attaccato a qualche trasportatore distratto. Cresce comunemente nei luoghi abitati, tra le macerie, nei terreni incolti dal mare al piano montano fino a 1700m, in tutta Italia, e la possiamo trovare da Luglio fino a Marzo.
La parte più ricca di principi attivi è la forte ed enorme radice che si allunga nel terreno fino ad un metro di profondità, è in essa che sono presenti tutte le più rilevanti proprietà curative e magiche della pianta. E’ un antibiotico naturale, inoltre è depurativa, antibatterica, sudorifera, diuretica, lassativa, antivelenosa e topica. Fornire la pianta tal quale, con i capolini pieni di semi

Borsa di pastore (Capsella bursa pastoris)

Borsa di pastore (Capsella bursa pastoris)

La Borsa di pastore è una pianta erbacea annuale. Ha fusti eretti molto spesso ramificati, e può raggiungere anche gli 80 cm. di altezza. Ha una radice a fittone. Le foglie basali sono riunite in una rosetta, la forma è variabile, da pennatifida a intera. Le foglie disposte sul fusto sono sessili. I fiori sono numerosi e sono inseriti su dei racemi senza foglie, hanno quattro sepali verdi e quattro petali bianchi. I frutti sono triangolari, schiacciati, a forma di cuore con la base cuneata e l’apice incavato. Appartenente alla famiglia delle Brassicaceae. Capsella bursa-pastoris è una pianta che si adatta a diversi tipi di terreno. Vegeta negli incolti, lungo le strade, negli orti. Le proprietà di questa pianta sono antiemorragiche, emostatica, tonica uterina. I principi attivi della Capsella bursa-pastoris sono alcaloide burserina, un olio essenziale solforato, tannini, derivati della colina, acido malico, acetico, citrico. Si utilizza la porzione aerea della pianta.
S’impiega nelle ferite e nelle emorragie in genere. La Capsella bursa-pastoris appartiene alla famiglia delle Brassicaceae. Questa pianta è commestibile, le foglie giovani possono essere consumate in insalata, mentre la rosetta basale si usa per preparare minestroni. Dai suoi semi si estrae un olio commestibile. Indicato per la dieta del cardellino.

Camelina  (Camelina Sativa)

Camelina (Camelina Sativa)

La Camelina è una pianta annuale a germinazione spontanea, con piccoli fiori gialli e silhouette ovali lunghe 5-10 mm. La fioritura va da maggio a fine giugno e la si trova per lo più, ai margini dei campi seminati a frumento. I suoi semi sono piccoli, (da 1 a 1,5 mm) di colore giallo dorato con uno spacco centrale simile al frumento. Può essere coltivata in altitudini fino e anche oltre i 1000 metri. La sua diffusione si è estesa in tutta l’Europa dopo essere stata maggiormente presente nella parte Sud-Orientale europea.
Nei paesi anglosassoni la Camelina Sativa è chiamata “Gold of Pleasure” espressione che ne indica il colore ed il piacere che gli uccelli esprimono cibandosene. È un seme che, grazie agli oli Omega 3 e Omega 6 ivi contenuti è molto utile per lo sviluppo dei nidiacei e per la fase di muta. Graditissimo ai canarini e a tutti gli altri carduelidi.
Ha un tenore proteico del 18% e può essere utilizzata allo stato naturale, mescolata in ragione del 10% circa al pastoncino che viene offerto giornalmente.

Cardo Mariano (Silybum marianum )

Cardo Mariano (Silybum marianum )

Il Cardo Mariano, è una pianta erbacea annuale o biennale, alta 60-150 cm, con fusto scanalato eretto e pubescente. Le foglie sono alterne, con macchie biancastre lungo le nervature e con margine spinoso. Quelle inferiori sono molto grandi, pennatifide e provviste di picciolo; quelle caulinari sono più piccole, sessili con base del lembo allargata. I fiori sono di solito di color violaceo, più raramente bianchi o rossi. Sono riuniti in capolini globosi portati all’apice del lungo peduncolo e circondati esternamente da un involucro bratteale spinoso. La corolla è divisa in cinque parti e provvista di un lungo tubo. Fiorisce in tarda estate. Il Silybum marianum è una pianta distribuita nella zona mediterranea. In Italia è molto comune al sud, ma è presente anche nelle regioni settentrionali. Cresce nei campi incolti, nei pascoli, lungo i margini dei sentieri, tra le macerie. Le radici del Silybum marianum hanno proprietà diuretiche e febbrifughe, le foglie hanno soprattutto proprietà aperitive. Questa pianta è impiegata nella profilassi e nel trattamento di danni epatici di origine tossico-metabolica. Il Silybum marianum è una pianta nota fin dai tempi più antichi quando era usata come antiemorragico e depurativo. Indicato per la dieta del cardellino.

Cartamo  (Carthamus Tinctorius)

Cartamo (Carthamus Tinctorius)

Prima della scoperta dei coloranti chimici, questa pianta era utilizzata per le sue sostanze coloranti (una gialla solubile in acqua ed una rossa solubile in alcol). È una specie di cardo, con fiori giallo-arancione circondati da brattee, il cui nome deriva dall’ebraico kartami che significa tingere; ricca di cartamina, detta rosso vegetale, è ancora oggi adoperata dai pittori e in Algeria viene utilizzata per prodotti cosmetici. I semi sono molto amari però molto appetiti da uccelli e pappagalli. Nell’Italia Settentrionale questa pianta viene coltivata come surrogato dello zafferano (il sapore però è molto più debole). Rara allo stato spontaneo. Oltre alla cartamina vi sono glucidi, lipidi, vitamina C ecc, ecc. I semi si trovano normalmente in vendita. Fornire semi.

Centocchio  (Stellaria)

Centocchio (Stellaria)

Pianta annua, di aspetto erbaceo, a fusti fragili talvolta di colore rossastro e molto ramificati. Presenta radici sottilissime. I piccoli fiori bianchi hanno calice di 5 petali, si chiudono quando sta per piovere e durante la notte per riaprirsi alla mattina. I frutti sono capsule globose con numerosi semi. Il nome generico è di origine latina e si riferisce all’aspetto stellato dei fiori. Molti nomi comuni fanno riferimento alla sua funzione di mangime per pennuti, che si dimostrano particolarmente avidi dei suoi semi e delle piante giovani. In Italia è diffusa ovunque, preferisce terreni alcalini, infestante nelle colture, nelle discariche, negli ambienti umidi. Fiorisce praticamente tutto l’anno. Il centocchio è particolarmente ricco di Vitamine B e C, contiene inoltre beta carotene, magnesio, ferro, calcio, potassio, zinco, fosforo, sodio e selenio; Fondamentale durante la preparazione alle cove: è sufficiente una settimana di fornitura continuativa per stimolare l’entrata in estro dei maschi e indurre le femmine alla deposizione. Durante la riproduzione invece stimola l’imbeccata anche nelle femmine più refrattarie e, in virtù delle sue proprietà toniche e diuretiche, favorisce un buon funzionamento dell’apparato intestinale nei pulcini.

Cicoria Selvatica  (Cichorium Intybus)

Cicoria Selvatica (Cichorium Intybus)

Pianta perenne con rizoma ingrossato proseguito verso il basso da una radice affusolata e fittonante; il fusto, alto fino a un metro, è ampiamente ramificato fin dal basso dove è spesso ricoperto di peli setolosi.
Le foglie basali, raggruppate in rosetta, spuntano nell’autunno, durano tutto l’inverno e si seccano durante la fioritura; la loro forma è molto varia, il contorno è allungato-lanceolato con il margine variamente inciso. Le foglie del fusto sono gradatamente più piccole, sessili e amplessicauli. La superficie delle foglie varia da quella glabra di molte forme coltivate a quella pelosissima delle piante spontanee. I fiori, raggruppati in capolini, hanno la corolla prolungata in una lunga ligula di colore azzurro. Il frutto è un achenio lungo 2-3 mm; nella porzione superiore vi è una coroncina di piccole squame. Ha proprietà depurative, diuretiche, lassative, toniche. Fornire la pianta tal quale specie quando presenta i capolini sfioriti e ricchi di semi.

Crescione  (Nasturtium Officinale)

Crescione (Nasturtium Officinale)

Pianta erbacea perenne con fusti prostrati o ascendenti lunghi fino a 60 cm. generalmente ramificati in alto. Le foglie pannatosette, hanno 2-3 paia di segmenti laterali ovali e uno apicale, reniforme e più grande. I fiori, bianchi, lunghi 6-7 mm. sono riuniti in un breve racemo. I frutti sono delle siluque oblungo-lineari contenenti numerosi semi, che si trovano normalmente in commercio e hanno proprietà depurative, diuretiche, stimolanti e ravvivanti il colore giallo dei canarini (se abbinati ai semi di camelina sativa). Contenuti: fosfati, ferro, iodio, calcio, vitamine A-B2-C-E-PP. Si può fornire anche la pianta tale quale. Fornire pianta e semi.

Crespigno Comune (Sonchus oleraceus)-

Crespigno Comune (Sonchus oleraceus)-

Il Crespigno Comune  è una pianta annuale, può arrivare fino a 1 m di altezza, con fusto cavo e cedevole, molto ramificato e provvisto di foglie molli, grassette, glabre, glaucescenti. Presenta infiorescenza a capolini di 3-4 cm i fiori sono linguati di colore giallo, anche se avvolte, possono essere rossastri all’esterno. I frutti sono di forma ellittica con coste longitudinali. Vive in qualsiasi tipo di terreno, non a caso è considerata un’infestante, la particolarità di questa pianta che riesce a mantenere fertili i semi per ben dieci anni. Al cardellino va fornito il capolino senza nessun problema, invece le foglie possono essere somministrate ma con parsimonia.

Erba Medica  (Medicago Sativa)

Erba Medica (Medicago Sativa)

Pianta foraggera per eccellenza, Come foraggio rappresenta la specie più usata tra le leguminose in quanto presenta un alto tenore proteico e vitaminico (caroteni), Contiene 8 enzimi digestivi, fitoestrogeni, 40 diversi bioflavonoidi (con azione antiossidante, antinfiammatoria, rinforzante dei vasi sanguigni), flavoni (rinforzanti dei capillari fragili), glucosidi, alcaloidi (sostegno all’attività antibiotica, antinfiammatori, favoriscono la formazione proteica), aminoacidi, vitamina A, vitamina C, vitamina D, vitamina E, vitamina K, sali minerali, oligoelementi, elevate quantità di clorofilla (ottima per il trattamento delle anemie).
E’ mineralizzante, essendo ricca di minerali come fosforo, Silicio, Sodio, Potassio, Calcio, Magnesio, Boro, Ferro, Manganese, Rame, Cobalto. E’ vitaminica e nutritiva essendo ricca di ricca di vitamine : A, Beta-carotene, B1, B2, B3, B5, B6, B8, B12, C, D, E, K, Acido Folico. Si può somministrare dopo averla fatta seccare all’ombra,  tritando le foglie e si possono aggiungere al pastoncino nella quantità di circa un cucchiaio per chilo, oppure si possono somministrare i germogli freschi.

Farfarugio  (Tussilago farfara)

Farfarugio (Tussilago farfara)

E’ una pianta erbacea perenne, provvista di un grosso rizoma, coperto di scaglie, che può raggiungere anche i due metri di lunghezza. Gli steli, pelosi ed eretti, portano i fiori prima delle foglie (che sorgono dopo la fioritura). Queste, hanno un picciolo lungo e sono tomentose nella pagina inferiore, cuoriformi e con il margine dentato. I fiori, in capolino solitario, sono di colore giallo e compaiono da febbraio ad aprile. Il frutto è un achenio cilindrico, ricoperto da un pappo di peli bianchi. Viene raccolta anche allo stato selvatico. Si riproduce per seme, per talea o per divisone dei cespi. Moderatamente fornire capolini, non le foglie.

Il Crespigno spinoso  ( Sonchus asper)

Il Crespigno spinoso ( Sonchus asper)

Il Crespigno spinoso è una pianta a ciclo biennale, l’altezza varia dai 30 cm a 1 metro. Presenta infiorescenza a capolini di 3-4 cm i fiori sono linguati di colore giallo, anche se possono essere rossastri all’esterno. I fiori sono ermafroditi, e l’impollinazione avviene tramite api. I frutti sono di forma ellittica con coste longitudinali, quasi lisci, senza striature trasversali, con pappo bianco sessile. Vive in qualsiasi tipo di terreno, non a caso è considerata un’infestante, la particolarità di questa pianta che riesce a mantenere fertili i semi per ben dieci anni. Al cardellino va fornito il capolino senza nessun problema, invece le foglie possono essere somministrate ma con parsimonia.

Ortica  (Urtica dioica)

Ortica (Urtica dioica)

L’ortica è una pianta erbacea perenne appartenente alle Urticaceae, originaria dell’Europa, dell’Asia, del Nord Africa e del Nord America. Prefesrisce ambienti parzialmente soleggiati e i terreni ricchi di nitrati. Può superare anche il metro di altezza, è famosa per la grande quantità di peli urticanti presenti nelle sue foglie, ricche di ferro, fosforo, magnesio, zinco e calcio. Inoltre è ricca di vitamina A, C e K e di sostanze antiossidanti e anfifiamatarie. In ornitologia è molto apprezzata proprio per le sopraelencate proprietà. Ai cardellini vanno fornite le foglie appena raccolte.

Panico d’Italia (Setaria Italica)

Panico d’Italia (Setaria Italica)

Panico pianta graminacea spontanea conosciuta da oltre 5000 anni; resti fossili sono stati ritrovati a Chassey in Francia e risalgono al terzo millennio a.C. I semi, dal sapore dolce e gradevole, in Asia, Africa ed Europa orientale vengono anche utilizzati nell’alimentazione umana per minestre, cotti come il riso, o per la panificazione. Ottime le proprietà antianemiche, diuretiche e stimolanti. Pianta difficile da trovare. Fornire i semi.

Piantaggine (Plantago lanceola)

Piantaggine (Plantago lanceola)

Pianta erbacea perenne muore ogni inverno e germoglia nuovamente verso la primavera. I gambi portano i fiori ermafroditi riuniti in spighe cilindriche, e ognuno dei fiori diventerà una capsula ovale-oblunga contenente da 10 a 20 semi. I fiori sono lunghi e stetti, in spighe cilindriche, di colore verde, lunghe fino a 20 cm. Quando i semi giungono a maturazione, la capsula si apre in due e i semi cadono a terra. Fiorisce da marzo a settembre. In Italia è molto comune e considerata infestante in tutto il territorio. Vegeta nei prati e negli incolti, negli orti ai bordi delle strade, su terreni umidi e ricchi di nitrati, fino a 1500 m. Ha proprietà Emostatiche, refrigeranti, astringenti, depurative, lenitive, ed emollienti. Per uso ornitologico si consiglia di raccogliere gli steli della pianta quando i semi sono quasi maturi, di un colore bruno violaceo. Favoriscono la muta e regolarizzano le funzioni intestinali. I semi raccolti allo stato lattiginoso o maturi sono il cibo preferito degli uccelli da gabbia. Fornire semi.

Poa  ( Poa Pratensis)

Poa ( Poa Pratensis)

Pianta perenne erbacea, cespitosa. Può raggiungere anche un metro di altezza. Si fornisce tutta la pianta o sole le spighette raccolte in mazzi.

Portulaca  (Portulaca oleracea)

Portulaca (Portulaca oleracea)

Pianta annua, di aspetto erbaceo, con fusti cilindrici, cavi internamente, spesso di colore rossastro, molto ramificati, che si estende poggiata sul terreno, può arrivare all'altezza di 20 cm. Le foglie sono lunghe 1-2 cm di colore verde chiaro, carnose e sessili con apice tronco. I fiori piccoli solitari o in gruppi di 2-3 con petali di colore giallo, i fiori si aprono per poche ore durante il mattino, solamente quando c'è il sole. I frutti sono delle capsule contenenti moltissimi semini di colore nero. Questa pianta ha la capacità di far riserva d'acqua nelle foglie. In Italia cresce ovunque senza problemi in qualsiasi terreno, la si trova facilmente negli orti vicino le piante di pomodoro, nei campi, nei luoghi incolti fino a 1.700 m. sul livello del mare. Ha proprietà rinfrescanti, toniche, diuretiche, antiscorbutiche e depurative. In ornitologia si raccomanda raccogliere la pianta lontano da strade trafficate (precauzione che comunque si raccomanda per qualsiasi erba prativa), somministrare agli uccelli in quantità non eccessiva, attenzione che un eccessivo sovradosaggio può provocare, delle infiltrazioni di rosso nel piumaggio degli uccelli a fattore giallo.

Rapunzia  (Oenothera biennis )

Rapunzia (Oenothera biennis )

L’Oenothera biennis, o Enagra comune, è una pianta biennale, pubescente e glandulosa. Può raggiungere anche i due metri di altezza. Appartiene alla famiglia delle Onagraceae. La troviamo frequentemente negli incolti, in luoghi aridi, nelle discariche, lungo le massicciate ferroviarie, nei terreni sabbiosi. In Italia è molto diffusa al nord. È una pianta originaria del Nord America, diffusa in Europa.Le proprietà di questa pianta sono stimolante la digestione, calmante la tosse, lenitiva, astringente, L’olio di Oenothera biennis, che si estrae dai semi, è uno dei rari prodotti vegetali che può fornire l’acido g-linolenico. Contiene acidi grassi essenziali polinsaturi, ha diverse proprietà, anti-infiammatorie, anti-allergiche, contro le malattie cardiovascolari, l’artrite e altro. Il suo utilizzo regolare contribuisce a ridurre i livelli di colesterolo e di abbassare la pressione arteriosa. I fiori, le foglie e la corteccia dei gambi possiedono propriètà astringenti e sedative. L’intera pianta è commestibile, in particolare le radici a fittone. Singolare è che questa pianta fiorisce di notte. Indicato per la dieta del cardellino. DA NON CONFONDERE CON LA BELLA DI NOTTE I CUI EFFETTI SONO LETALI PER I NOSTRI PICCOLI AMICI.

Rosa Canina  (Rosa Canina )

Rosa Canina (Rosa Canina )

Questa pianta deve il nome canina a Plinio il vecchio che affermava che un soldato romano fu guarito dalla rabbia con un decotto di radici. È un arbusto spinoso, alto 100 – 200 cm. Ha fusti legnosi glabri, con spine (rosse) robuste, arcuate, a base allungata, compresse. Le foglie sono composte da 5-7 foglioline ovali o ellittiche con margini dentati (denti semplici). I fiori, rosati hanno grandi petali e sono poco profumati. Fiorisce nei mesi di maggio e giugno. I frutti, o meglio i falsi frutti, chiamati cinorrodi sono ricchissimi di vitamine e di acidi organici e particolarmente graditi da quasi tutte le varietà di silvani. Fornire i falsi frutti.

Sambuco  (Sambucus Nigra)

Sambuco (Sambucus Nigra)

Il Sambuco è una pianta originaria dell’Europa e del Caucaso; oggi è una specie ormai cosmopolita, diffusa in tutte le aree temperate dei continenti. In Italia è presente in tutte le regioni, dal piano ai 1.400 metri circa di quota. Raggiunge al massimo un’altezza di 10 metri. Ha chioma espansa, densa e globosa. I fusti sono retti e molto ramificati, con rami ad andamento arcuato e ricadente. Ha foglie opposte, decidue, picciolate, lunghe 20-30 cm, provviste di stipole ovate o tondeggianti (1 cm), acute all’apice. Emanano un odore sgradevole. La lamina è imparipennata, composta da 5-7 segmenti ovati, ad apice acuminato e margine seghettato. I frutti sono delle drupe globose, succose a maturità, viola-nerastre; contengono da 2 a 5 noccioli monospermi a forma di pinolo, ed hanno contenuti di nitrato di potassio, glucosidi, alcaloidi, vitamina C e oli essenziali. Fornire le bacche mature.

Sonco di campo  (Sonchus Arvensis)

Sonco di campo (Sonchus Arvensis)

Pianta erbacea perenne che cresce spontaneamente in ogni condizione fino ai 2000 metri. Ha azione diuretica, ipoglicemizzante, digestiva, lassativa. Da fornire le foglie, in special modo nel mese di Marzo, perché sono più tenere.

Sorgo selvatico (Sorghum vulgare)

Sorgo selvatico (Sorghum vulgare)

Avendo un lungo periodo in cui questi semi sono presenti allo stato ceroso-lattiginoso, il Sorgo selvatico è molto utile durante la fase della muta e della finitura del piumaggio. Non so se  le sue proprietà nutritive e i suoi costituenti abbiano un’influenza diretta sulla salute del piumaggio e sulla sua brillantezza. Tuttavia io lo uso con discreta abbondanza (senza esagerare!) proprio per questo fine e posso dire che contribuisce comunque alla generale salute dei  canarini che, cibandosi di semi freschi al culmine della loro efficacia nutritiva, ne hanno senz’altro benefici. E’ un ideale completamento della dieta classica a base di pastoncino e semi secchi.

Tagete (Tagetes patula)

Tagete (Tagetes patula)

Questa pianta può crescere fino ad un metro di altezza (30-100 cm). Presenta foglie incise profondamente di colore verde molto intenso. I fiori hanno i petali di colore giallo limone, di diametro di 5 cm anche se esistono numerosi ibridi che possono raggiungere i 15 cm di diametro. La caratteristica dei fiori è la presenza di ligule (petali molto sviluppati che crescono verso l’esterno del capolino, comunemente chiamiati petali ma che petali non sono), più o meno sfrangiate e tanto sviluppate da rappresentare tutto il fiore dando un aspetto imponente a tutta la pianta. La fioritura si protrae dall’estate fino all’autunno (luglio – ottobre). Le ligule (petali) si possono somministrare per rendere più brillante il giallo dei nostri animali.

Tarassaco  (Taraxacum Officinale)

Tarassaco (Taraxacum Officinale)

Il tarassaco più che con il suo nome botanico è noto con mille appellativi comuni che ne dimostrano l’enorme diffusione: “dente di leone”, “soffione”, “dente di cane”, “cicoria matta” e “piscialletto” sono alcuni dei nomi in uso nelle varie regioni italiane per indicare questa erbacea perenne rustica, cioè resistente al gelo. Il Tarassaco ha foglie oblunghe, glabre, frastagliate cioè con i lobi triangolari dentati simili per forma ai denti del leone, e formano rosette alte anche una trentina di centimetri. Sono assai ricche di vitamine e sali minerali perciò le foglie si raccolgono in primavera, quando sono tenere. Graditissimi dagli uccelli sono anche i capolini ricchi di semi immaturi. Contenuti di oli: essenziali, inulina, glucidi, sali minerali, provitamina A, vitamine B e C. Proprietà coleretiche, depurative, diuretiche, lassative e toniche con altissimo contenuto di calcio. Fornire foglie e capolini.

NB: Le fonti degli articoli riportati sono da ricercarsi in articoli di riviste specializzate o internet